Come è nata
Lo studio professionale del Prof. Ettore Contessini Avesani nasce negli anni 80 quando giovane medico già specialista in Chirurgia Generale, prima assistente universitario e poi aiuto dell’istituto di Clinica Chirurgica del Policlinico di Milano, diretto dal Prof. Gianfranco Pellegrini, comincia a ricevere i primi pazienti che desideravano avere una valutazione privata delle loro situazione clinica.
Con l’idoneità al concorso a Professore Associato di Chirurgia dell’apparato Digerente nel 1983 e una attività chirurgica caratterizzata prima da una vasta esperienza di Chirurgia Toracica e poi dalla Chirurgia dell’Apparato Digerente, quest’ultima diventerà la sua maggiore passione con lo sviluppo di tecniche originali per patologie particolari.
Potete leggere i dettagli della mia Carriera Universitaria giunta fino al suo apice con la nomina a Professore Ordinario di Chirurgia Generale nel Curriculum Vitae in formato Europeo descritto a parte.
Come si è formata
Negli anni 80, in realtà, era ben poco il tempo da poter dedicare all’attività privata essendo impegnati come equipe chirurgica su due fronti al Policlinico (ora Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico) in primis con circa 50 letti ed anche alla conduzione di un reparto di Chirurgia Generale presso l’Ospedale di San Donato di circa 60 letti, Ospedale poi diventato a tutti gli effetti polo Universitario. Quegli anni costituirono una formidabile base di esperienza per la quantità e qualità di atti chirurgici di chirurgia generale sconfinando in specialità come la chirurgia urologica e vascolare.
L’attività per l’ospedale pubblico e convenzionato era tale da non lasciare spazio all’attività privata anche quando fu necessario per legge scegliere un solo ente pubblico o convenzionato per il quale lavorare. D’altronde i compiti di un Prof. Universitario prevedono oltre all’attività clinica e di ricerca scientifica anche quella dell’insegnamento agli studenti con le lezioni in aula ed agli specializzandi in aula ed in sala operatoria.
Così l’attività privata e gli interventi chirurgici in Casa di Cura costituivano allora una parte minima dell’attività clinica complessiva che è potuta crescere lentamente negli anni con la crescita professionale e la visibilità in aumento progressivo grazie alla stima di colleghi che potevano affidare i propri pazienti con fiducia sui risultati attesi e i pazienti stessi che potevano riferire e raccontare la bontà delle cure ricevute.
Cosa serve ad un medico specialista in Chirurgia
La tenacia, la volontà di continuare ad apprendere, la curiosità, l’inventiva, la manualità sono strumenti basilari per quasi tutte le professioni, ma certamente sono indispensabili per un chirurgo e per la sua crescita professionale, in modo che gli insegnamenti dei maestri trovino un terreno fertile per far crescere la propria esperienza con l’obiettivo, se possibile, di superarli. Ma tutto ciò non basta: è necessaria infatti una passione intensa per questo lavoro, la capacità di sacrificarsi, il costante impegno nell’aggiornamento, la voglia di rischiare per ottenere il meglio ma soprattutto conta l’umanità nell’approccio con il malato. Questo crea un rapporto di fiducia tra il medico ed il paziente anche nelle situazioni più difficili e disperate, quando oltre ad un intervento corretto, magari complicato devi ottenere la “complicità” del malato per raggiungere il successo della cura. Questo è l’insegnamento che ho cercato di infondere ai molti specializzandi passati dal mio reparto con la soddisfazione di vederlo applicato dai miei Collaboratori, ognuno con la sua personalità, ma tutti con quel concetto di umanità nell’agire.